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Tre approcci alla riforma liturgica nella Chiesa greco-cattolica ucraina nel XX secolo: C. Korolevskij, A. eptytskyj, P. GaladzaDOI: 10.2478/v10154-010-0018-2 Abstract: Questo articolo analizza i tre approcci alla riforma liturgica nella Chiesa greco-cattolica ucraina nel XX secolo: quello di C. Korolevskij, di A. eptytskyj e quello di P. Galadza. Il primo ed il secondo approccio, realizzato dalle edizioni romane della recensione rutena dei libri liturgici slavi, si limitava soltanto al rito ruteno. Il motivo principale di questa riforma era rimuovere la latinizzazione per avvicinarsi meglio alle Chiese ortodosse, e per aiutare così l'unione delle Chiese dissidenti alla Chiesa di Roma. Questo approccio si basava sulla visione ecumenica pre-conciliare, prima del Vaticano II . Invece P. Galadza invita a rivallorizzare il problema della latinizzazione alla luce di un cambiamento del paradigma nell'ecclesiologia. Dall'altra parte il suo approccio alla riforma liturgica si allarga a tutto il rito bizantino. Per Galadza il processo della riforma liturgica è simile a quello del restauro di un'icona. Similmente, come l'icona non si restaura soltanto per ritrovare l'armonia dell'immagine restaurata, ma per poter riconoscere meglio il prototipo di cui l'icona è l'immagine, così anche lo scopo della riforma liturgica è di ritrovare le forme più adatte per rivelare la realtà cristiana che è la salvezza in Gesù Cristo.
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