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ISSN: 2333-9721
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Between  2012 

Il personaggio scontornato in kola dlja Durakov. Dal romanzo di Sa a Sokolov agli adattamenti teatrali

Keywords: Contemporary Russian Theatre , Sokolov , Mogu ij

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Abstract:

ITALIAN: Il romanzo kola dlja Durakov (A School for Fools, 1976) di Sa a Sokolov è un’opera particolarmente complessa, che, come osserva acutamente D. Barton Johnson (1986:640)[1] “depicts [the] world through the eyes, and pure, if eccentric, language, of a schizophrenic youth”. Partendo dal dato della sua singolarità, com’è possibile tradurre simili caratteristiche linguistiche e gli effetti che creano in un altro medium? Questa domanda si pone alla base del presente studio, che intende affrontare la questione della traduzione intermediale attraverso la presentazione di un case-study. Scuola degli Sciocchi è stato infatti portato a teatro da diversi registi, tra cui Andrej Mogu ij (Formalnyj Teatr, San Pietroburgo, Russia). Al fine di produrre un effetto simile alla costruzione dell’illusione messa in atto da Sokolov, Mogu ij introduce un nuovo tipo di approccio teatrale, che definisce “vizualnaja associacija” (“associazione visuale”). In una recente intervista il regista spiega come questo procedimento richiami il metodo impressionista di osservazione della natura volta all’ottenimento di un effetto simile. Per meglio comprendere questo processo, la ricerca si concentrerà sulla costruzione di personaggi ibridi e inusuali, mettendone in evidenza le caratteristiche costitutive nel romanzo e nell’adattamento. L’indagine contribuirà non soltanto il dibattito teorico, ma servià ad arricchire la conoscenza in Italia degli artisti discussi. [1] Johnson, D. Barton (1986) “Sasha Sokolov's Twilight Cosmos: Themes and Motifs”, in: Slavic Review, 45, 4 (Winter 1986), pp. 639-649. ENGLISH: Sokolov’s Shkola dlya Durakov (A School for Fools, 1976) is an extremely complex novel, which “depicts [the] world”, as D. Barton Johnson (1986:640)[1] poignantly observes, “through the eyes, and pure, if eccentric, language, of a schizophrenic youth”. How is it possible to translate such linguistic features and the effects they create into another medium? This question lies at the core of my proposal, which aims to approach the problem of intermedial translation from prose to theatre through the presentation of an individual case-study. In fact, A School for Fools has been staged by the director Andrey Moguchy (Formalny Theatre, Saint Petersburg, Russia). With the intention of reproducing Sokolov’s aesthetic construction of illusion, Moguchy introduces a new genre in the theatrical context, the so-called “vizualnaya associaciya” (“visual association”). As the director explained in a recent interview, this original genre recalls the Impressionists’ position in observing and re

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