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Between 2012
L’adattamento di un mito: la storia di Semele in Pindaro, Euripide e F. H lderlinKeywords: mito , intertestualità , adattamento , ricezione , riscrittura Abstract: Nello studio delle dinamiche di recezione e interpretazione dell’adattamento, la materia mitica rappresenta un esempio privilegiato per osservare i processi di trasformazione e riscrittura di un plot narrativo in sistemi letterari distanti nel tempo e diversi per strategie comunicative. Le strutture e le componenti semiotiche della narrazione mitica sono soggette ad un processo continuo di riuso, a seconda del periodo storico, dell’occasione e delle finalità educative in cui il mito è fruito. Ogni testo che dia forma al mito, nel mondo classico quanto nelle produzioni moderne, deve essere considerato di per sé un adattamento. Prendendo a modello la produzione letteraria di Friedrich H lderlin, si traccia la sopravvivenza del mito di Semele, partendo dalle fonti classiche (Pindaro e Euripide), tradotte in tedesco dal poeta, fino al reimpiego del tema nella sua produzione lirica. L’operazione prevede molteplici passaggi di codice: adattamento linguistico (traduzione dalla lingua greca a quella tedesca), di genere letterario (dalla lirica corale e dalla tragedia alla poesia soggettiva di inizio Ottocento) e di sistema comunicativo (oralità della civiltà greca rispetto alla fruizione scritta dell’opera letteraria moderna). Attraverso un’analisi comparata dei testi, si dimostrerà come H lderlin, oltre importare temi e motivi degli originali greci, abbia interpretato lo spirito con cui nell’antichità si creavano varianti al racconto tradizionale. Riscrivere un segmento mitico significava compiere un atto fondativo, di innovazione nella tradizione: H lderlin, rivisitando la storia di Semele, pone le fondamenta per una nuova forma di poesia epifanica.
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