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m@gm@ 2012
Bambini e bambine narrano le loro relazioni di attaccamento in famigliaKeywords: narrazione , attaccamento , genere , età prescolare , ASCT Abstract: La centralità del processo narrativo per la crescita identitaria è stata ribadita da diversi teorici dello sviluppo. Negli anni la ricerca psicologica e clinica hanno dedicato una crescente attenzione all'analisi delle rappresentazioni mentali che gli adulti e i bambini hanno delle loro relazioni interpersonali, attraverso l'applicazione di strumenti standardizzati di tipo narrativo. Un numero considerevole di questi studi sono basati sulla teoria dell'attaccamento. Le narrazioni dei bambini di età prescolare, se analizzate con misure che rilevano le rappresentazioni dell'attaccamento, consentono una migliore comprensione del loro mondo interno, altrimenti difficile da comunicare mediante altri canali espressivi. Così, a partire dal terzo anno di vita, le rappresentazioni infantili rispetto alla qualità delle relazioni interpersonali e rispetto a se stessi come soggetti sociali possono essere esplorate utilizzando l'Attachment Story Completion Task. Si tratta di una procedura composta da un compito di completamento narrativo attraverso il gioco simbolico con i pupazzi, che viene proposta individualmente al/la bambino/a in una situazione strutturata di osservazione videoregistrata. L'esaminatore, attraverso la manipolazione di una famiglia di pupazzi, introduce cinque tematiche attivanti il sistema dell'attaccamento del/la bambino/a (il succo rovesciato, la ferita al ginocchio, il mostro nella stanza, la partenza dei genitori, la riunione) e gli/le chiede di concludere la storia attraverso la messa in scena. La codifica di ciascuna storia si basa sulla trascrizione integrale delle verbalizzazioni e dei comportamenti, comprese note relative all'espressione emotiva (posture, tono della voce, espressioni facciali e qualità della manipolazione dei pupazzi e dei materiali) e consente di ottenere un'analisi qualitativa della sicurezza di attaccamento e delle performance narrative. Diversi Autori hanno rilevato significative differenze di genere nell'ASCT ed è iniziato un dibattito in chiave cross-culturale. Il presente contributo intende proporre un'analisi qualitativa delle narrazioni (ASCT) di 107 bambini ambosessi (M=69; F=38), di età compresa tra 3,10 e 5,10 anni, frequentanti le scuole dell'infanzia del territorio trentino. Discuteremo i risultati ottenuti in termini di sicurezza di attaccamento, di modalità emotiva ed atteggiamenti evidenziati nella co-costruzione delle storie, con un focus specifico rispetto alle differenze di genere.
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