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From restauration manuals to historical architecture atlases: recognition, knowledge and awareness for the conservation Dai manuali del recupero agli atlanti dell’architettura storica: riconoscimento, conoscenza e consapevolezza per il progetto di restauroAbstract: L’esigenza di superare il tracciato delineato dall’uso dei manuali di recupero, intesi quali cataloghi per soluzioni architettoniche di ripristino e ricostruzione, rende indispensabile una riflessione sul reale bisogno di questi strumenti e sulle loro ripercussioni operative. Se i manuali, molto spesso, esprimono una visione statica e totalizzante dell’edilizia storica, attraverso una ripetizione pericolosamente meccanica e pedissequa degli elementi raccolti e descritti, l’atlante dichiara una concezione dinamica e “sempre aperta”, in cui ogni elemento rilevato è caso a sé. L’atlante fa, quindi, riferimento ad una concezione “geografica” in cui la catalogazione non è esaustiva e dogmatica ma, contrariamente da luogo ad un repertorio di casi criticamente analizzati nell’ottica della conoscenza e della conservazione. The need to get over the path covered by restauration manuals, thought simply as architectural solutions collection, makes necessary a reflection about the real role of these instruments and about their operational impacts. While restauration manuals are often based on a static vision of historical architecture, through a dangerous mechanical repetition of technical elements, atlases are expression of a dynamic idea, where each architectural component is considered in itself and studied as a single case. Atlases, in fact, refer to a “geographic” and dynamic conception in which cataloging is not an exhaustive and dogmatic process but an “always open” and critical one in order to knowledge and conservation.
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