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I “fondi di capanna” e l’uso residenziale delle strutture seminterrate “Fondi di capanna” (hut basements) and the residential use of sunken structures.Abstract: The paper deals with sunken dwellings, known with the old term “fondi di capanna” dating to the mid of XIX cent. The up-to dated documentation of subterranean structures, the evalutation of several features and the proposal of several analytical approaches, propose not to exclude the interpretation of residential function, as suggested recently by many scholars. Instead, according the analysis of several parameters, it is necessary to detail in a better way this hypothesis. The conclusive interpretation presumes that the settlement pattern is so articolated and diversified, depending from environmental conditions, function and durability. We propose to enrich the documentation and the comparison in order to support the reasoning process in the archaeological research, without preconceived ideas. Il contributo prende in esame la problematica relativa ai “fondi di capanna”, strutture identificate a partire dalla metà dell’800 negli abitati neolitici della penisola. Attraverso una aggiornata documentazione sulle strutture individuate dalla ricerca archeologica estesa anche alle epoche successive, una valutazione delle caratteristiche strutturali e la proposta di molteplici approcci di analisi, si propone di non escludere a priori l’eventuale utilizzo residenziale delle case infossate, quanto piuttosto di valutarlo di volta in volta secondo parametri adatti a tale uso. L’interpretazione conclusiva prevede che le modalità insediative siano talmente articolate e diversificate poiché sono legate soprattutto alla diversità degli ambienti e al tipo di utilizzo e funzione, compresa la durata. Ciò che si intende raggiungere è uno stato della documentazione ed un panorama di confronti così ampio da costituire un punto di appoggio ai ragionamenti interpretativi della ricerca archeologica, senza preconcetti stabiliti a priori.
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