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Veterinaria Italiana 2012
Considerazioni sull’applicabilità al cavallo della normativa comunitaria sulla protezione degli animaliKeywords: Allevamento , Cavallo , Italia , Macellazione , Normativa , Protezione animale , Review , Trasporto , Unione Europea Abstract: Negli ultimi decenni, nell’Unione Europea, la crescente attenzione posta dal consumatore e dall’opinione pubblica sulla tematica del benessere animale ha mosso il legislatore comunitario ad emanare atti normativi per regolamentare la protezione degli animali allevati a fini zootecnici nei diversi momenti della filiera produttiva, dall’allevamento sino alla macellazione. Il cavallo, allevato con la duplice finalità di impiego, come animale da affezione da un lato e come animale da reddito dall’altro, sembrerebbe rientrare solo in parte nel campo di applicazione della normativa europea in materia di protezione animale. A ben vedere però, in coerenza con quelli che sono gli ambiti di competenza dell’UE sanciti dal Trattato, lungo tutta la filiera è la finalità economico-commerciale dell’attività e non la destinazione finale dell’equide (DPA o non-DPA) a fungere da discriminante per l’applicazione delle suddette normative. Disposizioni nate per evitare disparità che potessero generare distorsioni del mercato comune. Anche i cavalli non destinati alla produzione di alimenti sono, quindi, destinatari delle normative comunitarie, nel momento in cui vengono allevati o trasportati nell’ambito di un’attività a fini commerciali, mentre gli Equidi utilizzati al di fuori di tale contesto vengono ad essere tutelati solamente dalle norme nazionali.
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