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Politics out of the History of Politics La politica fuori dalla storia della politicaDOI: 10.6092/issn.1825-9618/3199 Keywords: Brown , Arendt , libertà , attaccamenti feriti , differenza sessuale Abstract: Wendy Brown’s approach in Politics out of History is characterized by an attempt to analyze the presence of the past which can be read not only under the light of Nietzsche’s legacy, but also through a comparison with Hannah Arendt’s conception of the gap between the past and the future. Like Arendt, Brown aims to look at the present as the site of politics and freedom, even though the former conceives the break with tradition as the unavoidable starting point, while the latter assumes that that break is not fully accomplished because it was not recognized. Rather, it produces Wounded Attachments whose effect is that of limiting the possibility of left criticism. Moving from this parallel, Brown’s analysis is compared to the Italian philosophy of sexual difference, stressing their common interest in thinking freedom beyond a female identity built on a presumed common oppression. L’approccio di Wendy Brown in La politica fuori dalla storia è caratterizzato dallo sforzo di pensare il peso del passato nel presente. Questo sforzo può essere letto non solo attraverso l’esplicita eredità di Nietzsche, ma anche attraverso un confronto con Hannah Arendt e la sua concezione della lacuna tra il passato e il futuro. Come Arendt, Brown cerca di considerare il presente come il luogo dell’azione politica e della libertà, ma mentre la prima pensa la rottura con la tradizione come un punto di partenza inevitabile, la seconda ritiene che quella rottura non si sia pienamente compiuta, perché non viene riconosciuta. Perciò, essa produce attaccamenti feriti il cui effetto è quello di limitare le possibilità della critica di sinistra. Muovendo da questo parallelo Brown viene letta accanto alla filosofia della differenza sessuale italiana, per mostrare il loro comune interesse a pensare la libertà al di là di un’identità femminile basata su di una presunta comune oppressione.
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